[abstract]E’ quasi Pasqua e un piccolo esercito di galline colorate ha invaso la memoria della mia reflex. Hanno facce buffe e colori vivaci, sono immobili ma pare quasi di sentirle fare “coccodè”. Mi ricordano un’infanzia di pollai e uova raccolte ancora calde, un foro nel guscio e un tuorlo dolcissimo. Beh sì, altre storie, altri tempi.[/abstract]
Queste sono le graziose galline realizzate a mano da Sara nel suo laboratorio di ceramiche ad Afragola, una decina di km da Napoli. La prima volta che sono entrata qui, attratta dalle riggiole all’esterno e dal nome Calliope, sono rimasta affascinata dai modi gentili di Sara. Abbiamo iniziato a parlare di arte, creatività, Pinterest e blog e, poco a poco, mi ha raccontato di come ha cominciato questo mestiere. All’inizio credeva che la sua attitudine al disegno fosse solo un passatempo, un cavalletto e i pennelli chiesti in regalo a 10 anni e lasciati in cameretta per studiare tutt’altro. Si è animata di entusiasmo quando ha ripercorso gli inizi avvenuti per caso, seguendo il suo istinto e la voglia di tentare una strada diversa rispetto a quella intrapresa. Una strada che è poi diventata lavoro, passione, vita. Una scelta fortunata che ha richiesto comunque coraggio e molta, moltissima, determinazione. Ma adesso Sara è qui e lavora la creta nel suo laboratorio pieno fino al soffitto di ciotole e vasi.
Chiedo a Sara cosa le piace di più del suo lavoro e lei mi sorprende. “L’aspettativa” – dice – “La sorpresa di vedere cosa uscirà dal forno. Scoprire il risultato finale del mio lavoro è ogni volta emozionante. Quello che ho sognato, pensato, disegnato prende forma definitiva e io mi sorprendo ogni volta del risultato”. Questa continua scoperta è qualcosa di estremamente affascinante, credo. Mentre lei è alle prese con l’argilla, mi spiega com’è nata l’idea della gallina più grande, quella con le uova rosse.
“L’idea è nata leggendo una tradizione scovata su internet: quelle delle uova rossa di Ischia”- mi dice. Mi si drizzano le orecchie e chiedo subito alle mie carissime amiche di Forio, Rosaria e Susy. E’ un’antica usanza diffusa sull’isola nei giorni di Pasqua, quando si portano in tavola uova tinte con radici di robbia. Una bellissima tradizione che ha ispirato il mio progetto dècor per le prossime feste e che vi racconto qui.
Lascio Sara alle prese con le sue ceramiche d’arte, mentre continuo a sentirmi osservata da occhi grandi e bizzarri…
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